Motori elettrici marini: emissioni zero in acqua

I motori elettrici marini sono i veri protagonisti dei saloni nautici. Seppure considerati ancora un prodotto di nicchia, rappresentano un trend in forte espansione. Del resto, le tecnologie di ultima generazione e i benefici riscontrati dal loro impiego non lasciano alcun dubbio circa la validità di questi propulsori.

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Motori marini elettrici: un trend in continua crescita

La mobilità sostenibile è una questione che interessa fortemente il settore nautico, da sempre sensibile alla problematica del continuo rilascio di sostanze tossiche nei fondali marini.

La necessità di limitare le emissioni inquinanti ha spianato la strada ai motori elettrici. Questa tipologia di propulsori risponde alla necessità di azzerare i rilasci di gas, idrocarburi e oli in mare ed è adattabile a imbarcazioni di diverse dimensioni.

Un motore elettrico è un propulsore che sfrutta la corrente elettrica per sprigionare energia e assicurare il movimento dell’imbarcazione.

Il suo funzionamento è reso possibile da un particolare dispositivo, l’ inverter, che trasforma l’energia da continua ad alternata.

Il propulsore è alimentato tramite delle batterie a litio, ricaricabili anche durante l’attraversata, mediante l’installazione di appositi pannelli solari o di una rete elettrica.

Motore elettrico barca: vantaggi rispetto a quello endotermico

Il motore elettrico per barca consente la navigazione in zone protette. Rispetto a un classico motore endotermico, questo propulsore è molto più leggero e silenzioso, adatto soprattutto per le imbarcazioni destinate alla pesca.

La struttura essenziale dei motori elettrici rende questi dispositivi meno vulnerabili, determinando un significativo abbattimento dei costi di manutenzione. Altri evidenti vantaggi sono dati dal costo inferiore dell’energia elettrica rispetto al carburante fossile e dall’assenza di vibrazioni durante la navigazione.

Un motore elettrico per barca ha dimensioni più compatte, dunque i processi di installazione, disinstallazione e di stivaggio sono facilitati.

Il dispositivo è ideale per muoversi in fondali bassi.

In periodi di lungo stoccaggio è preferibile smontare il propulsore, sciacquarlo con acqua dolce e disporlo in un luogo asciutto.

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Motori elettrici per barche: come sceglierli nel modo giusto

Le caratteristiche del motore elettrico determinano le performance dell’imbarcazione.

La potenza è uno degli elementi fondamentali ed è spesso espressa in cavalli anziché in libbre per facilitare l’equiparazione con i comuni motori termici.

Ogni casa produttrice rende chiare le specifiche dei propri motori elettrici, indicando le dimensioni minime e massime dell’imbarcazione su cui può essere installato e la massima velocità raggiungibile.

Ogni propulsore elettrico è sottoposto a un intenso trattamento anticorrosivo. La scelta del motore è condizionata dal tipo di controllo che si vuole avere:

  • Comando a cavo meccanico: questi dispositivi elettrici sono collegati a una pedaliera tramite un cavo pilotato dall’utilizzatore
  • Comando elettrico: permette di esercitare il controllo del motore con un apposito telecomando
  • Comando Manuale a barra: questa tipologia aiuta ad impostare la direzione e la velocità dell’imbarcazione

Motore elettrico per barca: le tipologie

I motori marini elettrici possono essere suddivisi in motore di poppa e di prua, in base al luogo in cui sono posizionati. Quelli di poppa sono installati mediante un aggancio a viti. Altra importante suddivisione è in:

  • Fuoribordo

Posizionato al di fuori dell’imbarcazione, questa tipologia di motore garantisce un’ottima accelerazione, una velocità di punta più elevata e un’autonomia in media maggiore, sebbene condizionata dalla velocità di navigazione e dalla modalità di utilizzo dell’imbarcazione. Alcuni modelli di fuoribordo permettono il collegamento contemporaneo di più batterie per incrementare l’autonomia. Ideale soprattutto per barche di ridotte dimensioni, è dotato di un GPS.

  • Entrobordo

Inserito nell’imbarcazione, questo tipo di motore necessita di un circuito d’avviamento e di un alternatore, che attivato dall’accensione del propulsore inizia a produrre energia alternata. Data la delicatezza del dispositivo, è buona prassi possedere un alternatore di ricambio per gestire eventuali guasti durante la navigazione. Il punto dolente di questo motore è la facile ossidazione dei contatti che può condizionare il suo funzionamento.

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Oltre ai molti punti di forza anche qualche svantaggio

I motori elettrici marini rappresentano la vera innovazione del settore nautico grazie agli evidenti benefici ottenibili dall’uso di questi propulsori.

Unico punto dolente è espresso dalla ridotta autonomia delle batterie a litio e dal costo elevato delle stesse.

Per ovviare al problema dell’autonomia è possibile collegarle a un pannello solare o a una rete elettrica, che consentano la ricarica anche durante l’utilizzo. In alternativa, una buona soluzione è disporre a bordo di una batteria di ricambio.

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